Cure domiciliari Covid per bambini, a cosa fare attenzione? La nuova circolare del Ministero

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Sulle cure domiciliari per Covid-19 (specie per bambini e ragazzi) c’è bisogno di costante aggiornamento per stare dietro alle varianti e alle scoperte scientifiche che si susseguono. Il Ministero della Salute ha pubblicato una nuova circolare che aggiorna la “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da Sars-CoV-2” con un focus sulle “Indicazioni relative alla gestione domiciliare del Covid-19 in età pediatrica ed evolutiva”. La variante Omicron si è diffusa molto nelle scuole e sono sempre più numerosi i casi tra i più piccoli, che non sempre sono vaccinati (oppure non possono).

«Dall’inizio della campagna vaccinale dedicata ai soggetti in età pediatrica ed evolutiva, i casi gravi o bisognosi di cure intensive in soggetti affetti da Covid, si sono manifestati prevalentemente nei soggetti non vaccinati e/o non vaccinabili under 12 anni, prevalentemente sotto i 5 anni», ricorda infatti il ministero. «Nei soggetti in età evolutiva i casi che hanno avuto necessità di cure intensive sono stati circa 1.000 in Italia dall’inizio della pandemia e sono aumentati nelle ultime settimane – precisa la circolare – fino all’introduzione della vaccinazione dai 12 anni di età i ricoveri in terapia intensiva sono stati a seguito di diagnosi di Mis-C (Multisystem Inflammatory Syndrome in Children); in quasi tutti i casi di Mis-C si è avuta la completa risoluzione del quadro e guarigione, e solo in una minoranza dei casi si sono manifestati esiti negativi».

Differenza tra sintomatici e asintomatici nelle cure domiciliari Covid per bambini

La istruzioni del Ministero distinguono comunque tra chi manifesta sintomi e chi no.

  • Nei bambini asintomatici «non occorre somministrare alcun farmaco
  • In quelli che accusano sintomi simil-influenzali «è consigliabile, in caso di necessità (febbre superiore a 38,5°C, mal di gola, cefalea, dolori articolari), su indicazione del pediatra curante, somministrare terapia sintomatica con Paracetamolo (10-15 mg/kg/dose ogni 4-6 ore) o Ibuprofene (da 20 mg a 30 mg per kg di peso corporeo al giorno, sempre a stomaco pieno, divisi in tre dosi, ogni 6-8 ore). Durante la malattia è opportuno che il paziente stia a riposo e che assuma liquidi».

Bambini e adolescenti trascorrono la loro malattia da Covid-19 in casa per la maggior parte del tempo, sono molto rari i casi di ricovero. È opportuno tuttavia «mantenere un contatto quotidiano (telefonico o tramite teleconsulto) con il pediatra o il medico curante per il monitoraggio del quadro clinico».

I segnali a cui fare attenzione

Nelle cure domiciliari del Covid per bambini e adolescenti «è importante, inoltre, non trascurare tutte le altre possibili cause di ospedalizzazione considerando sempre tutte le possibili diagnosi differenziali – evidenzia la circolare – Nel controllo a domicilio, la comparsa di segnali di aggravamento possono rendere necessaria una valutazione ospedaliera», quali:

  • scarsa reattività o scarsa vivacità,
  • sonnolenza,
  • astenia ingravescente,
  • anoressia importante con difficoltà ad assumere anche liquidi,
  • tachicardia a riposo in apiressia,
  • cianosi,
  • dispnea a riposo,
  • febbre elevata,
  • ipotensione,
  • dolore toracico.

 

 

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