Recentemente è stato pubblicato su Medrxiv, un database di paper non sottoposti alla revisione dei pari, uno studio che lega il vaccino anti-Covid a una serie di sintomi compatibili con il Long Covid, una sindrome post-infezione di cui sappiamo ancora poco. Bruciore agli arti e palpitazioni sono tra i sintomi riportati nello studio, che possono caratterizzare il Long Covid, ma non ci sono prove che siano associati a esso.
Fiore (CNR): «Come ogni farmaco anche il vaccino ha effetti collaterali»
«Il vaccino deve essere considerato un farmaco, e, come tale, può provocare effetti collaterali», spiega Marco Fiore, ricercatore presso l’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc). «Piuttosto che parlare di Long Covid, userei questa locuzione per definire i sintomi che sono stati osservati a seguito dell’inoculazione», aggiungo. Nello studio i ricercatori hanno segnalato 23 persone che, tra gennaio e settembre 2021, hanno manifestato polineuropatia, una condizione che provoca malfunzionamento simultaneo di nervi periferici in tutto il corpo.
Gli effetti collaterali sono esigui rispetto alle tantissime dosi somministrate
«Negli ultimi anni – precisa Fiore – sono state somministrate diverse decine di milioni di dosi di vaccini, tra le varie alternative sul mercato. Il numero di effetti collaterali segnalati è davvero esiguo se confrontato con questi valori. Per questo, piuttosto che considerare questi episodi come Long Covid, tenderei ad assimilarli come normali conseguenze della vaccinazione». Non solo. Gli scienziati invitano a vaccinarsi per proteggersi dal Long Covid. Il vaccino, infatti, riduce il rischio di infezione e, di conseguenza, il rischio di sviluppare questa ancora misteriosa sindrome post-infezione.
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